 | ´lawliet; |
| | - Shoko Ideki -
Shoko camminava da sola nell'atrio della sua nuova scuola. Si era appena trasferita, e sapeva che in quella scuola c'erano persone come lei, con dei "poteri" fuori dal comune, l'aveva capito appena arrivata guardando un ragazzo scomparire nel nulla per poi riapparire qualche metro più avanti.
Camminando nell'atrio stranamente deserto si chiese come mai non ci fosse neanche una persona. Non aveva ancora capito come la preside della scuola fosse riuscita a capire la natura di Shoko, inviandole quella lettera in cui diceva di essere stata immessa in questa scuola di "persone speciali".
Aveva capito che l'istituto era diviso in due scuole, lei era stata smistata nella Akaku bara.
Finalmente, per la prima volta nella mia vita, non mi sento diversa. pensò continuando a camminare..
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| Hikari; |
| | Quella mattina mi ero svegliata di buon'umore,fuori c'era il sole e NESSUNO dico NESSUNO poteva impedirmi di passare una bella giornata. Aprii lentamente la porta della mia stanza perchè non volevo che qualcuno si svegliasse. Mi legai i capelli nei soliti due codini spumeggianti con due grandi fiocchi azzurro cielo. Scesi le scale e andai nell'atrio,pieno come ogni mattina. Vi erano studenti spertudi,timidi e ingenui e altri al contrario arroganti e troppo spavaldi. Quel genere non mi piaceva un granchè,si sentivano a capo del mondo e io che avevo il compito di fargli da guida diventavo troppo impacciata. Era insopportabile fare figuaracce così spesso. Ma GAMBATTE!
Oggi è una bella giornata. Feci un sospiro e scesi dalle scale dell'atrio cercando di avere l'aspetto più fiero che potessi avere ma ecco che arrivò la solita fortuna.
C'era quelllo strano tappetino rosso oggi più increspato del solito e io ci inciampai come una bambinetta. Uno di quei voli da non dimenticare,o almeno che gli altri di sicuro non si scorderanno. L'unica cosa negativa di leggere il pensiero? Semplice: quando sei un'emerita imbranata sentire come ti giudicano gli altri non era sempre così divertente. Notai una ragazza albina,rare in questa scuola così mi rialzai come se non fosse successo niente e dissi « B-benvenuta! » mi sistemai i codini e sorrisi.
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| ´lawliet; |
| | - Shoko Ideki -
- Grazie del benvenuto.. ho visto che sei caduta.. ti sei fatta male per caso? disse Shoko notando la ragazza con quei bei codini inciampare a pochi passi da lei.
In poco tempo l'atrio prima deserto divenne pieno di gente che correva di qua e di là, molti guardavano Shoko come se fosse un alieno, alcuni la guardavano con aria superiore, e per un momento un istinto di usare il suo potere si impadronì di lei quando una ragazza dai lunghi capelli neri passò davanti a lei chiedendole Ti sei persa mocciosa dai capelli bianchi come mia nonna?
Però ormai Shoko non faceva caso a nessuno, era indifferente a ogni cosa. Non si curava di nessuno, non voleva avere rapporti con nessuno, il suo passato era un libro chiuso a tutti. Non voleva affezionarsi a nessuno, per la paura che facesse la stessa fine di quel bambino.. del suo unico amico..
Quella notte di 4 anni fa le ritornò alla mente.. era il primo vero incubo che faceva, il protagonista era proprio quel bambino, che due giorni dopo sarebbe morto..
L'espressione sul suo volto era inespressiva, anche pensando a quei ricrodi dolorosi.
Tu chi sei? Io mi chiamo Ideki Shoko, sono nuova qui.. come si può ben capire disse rivolta ancora dinuovo alla ragazza davanti a lei. | | | |
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| Hikari; |
| | La ragazza si mostrò subito molto carina e disponibile, risposi immediatamente « OH NONO! Diciamo che ci sono abituata » Feci un sorriso un po' ebete poi mi voltai verso una ragazza dai lunghi capelli neri che in quel momento aveva appena lanciato una frecciatina alla ragazza I soliti akaku prepotenti,che maleducati! Non ci volle molto per sentire quello che veramente pensava quella ragazza « Oh non fare caso ad Aiko,i suoi la tormentano ogni giorno e lei si ribella dicendo cose stupide » Poi lanciai una breve occhiataccia alla tipa,questa si allontanò perchè mi riconobbe. Oh io non facevo paura a nessuno se consideriamo l'aspetto fisico,sono alta ma deboluccia. Ma ormai molti sapevano quello che facevo e quindi se avevano dei segreti preferivano starmi alla larga.
Anche questa ragazza albina si sarebbe allontanata da me non appena scoperto il mio potere,erano veramente pochi in questa scuola e tutti odiati. In più io ero l'assistente della preside quindi potevo spifferare tutto a Luka -secondo loro,io non sono quel genere di persona-
« Io mi chiamo Miku,Miku e basta! Comunque cerca di abituarti alcuni Akaku sono tremendi,puoi ignorarli o vendicarti quando non vedono » Risi. Sì,questa giornata non era poi così male.
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| ´lawliet; |
| | - Shoko Ideki -
Non preoccuparti, non mi importa niente di quello che pensa la gente.. anzi.. ormai sono indiffernte a ogni cosa, e ti consiglio di starmi alla larga.. il mio potere fa male alle persone che mi stanno attorno. disse con una voce senza emozione guardando neglio occhi la ragazza più alta di lei che sembrava avere una certa autorità lì.
Beh.. vendicarmi.. se perdo il controllo sono guai, una volta ho ucciso una persona.. da piccola.. avevo 4 anni.. se non te lo dicevo l'avresti scoperto da sola.. ho capito che tipo di potere hai.. ti invidio tantissimo.. il tuo potere non fa male a nessuno, mentre il mio si, e per questo non voglio che nessuno mi stia vicino, non voglio la pietà di nessuno! disse assumento un espressione nervosa.
Abbassò la testa, guardandosi le scarpe e accarezzandosi i lunghi capelli bianchi. | | | |
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| Hikari; |
| | Ascoltai quel piccolo frammento di storia con attenzione,rimasi sul momento un po' attonita non sapevo come reagire. Non volevo essere una di quelle che le avevano chiuso la porta in faccia perchè in parte la capivo,essere sempre esclusi non era affatto bello. « Il passato ormai è passato,cerchiamo di non pensarci eh? » feci un sorriso mi girai un attimo per vedere se c'erano ancora in giro la tipa dai capelli neri e altri che non avevo voglia di incontrare. Inizavano tutti ad avviarsi verso le sale di ritrovo oppure in giardino,era presto per andare nelle aule -io che avevo matematica di certo non ero invogliata- « Allora te lo cedo volentieri! » Dissi sempre sorridente,non volevo mettere di cattivo umore nessuno! E quindi non dovevo lasciarla qui. Stamattina non mi ero neanche resa conto di aver messo una gonnellina paffuta con una super magliettona lunghissima. Che abbinamento pessimo. Ci mancava solo il cappellino con la fragola ed ero un clown. Le guardai i lunghi capelli bianchi e io non ci vedevo nulla di strano,i miei erano blu i suoi bianchi quelli di Luka rosa. Abbiamo tutti dei capelli particolari e se proprio c'è la tintura. Un giorno avevo fin pensato di togliermi il capello blu puffo e di farlo diventare rosso ardente. Sì sono strana
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| ´lawliet; |
| | - Shoko Ideki -
Per me il passato è molto difficile da dimenticare.. Alzò lo sguardo guardando la ragazza che si trovava di fronte. Per un momento avrebbe voluto raccontarle tutta la sua storia, avrebbe voluto raccontarle dell' "anima", e magari anche di quando si è ritrovata con gli schizzi di sangue in faccia, il sangue di quella persona che ha ucciso.. Non sapeva perchè voleva confidarsi con lei, forse era perchè leggeva nel pensiero.. non lo sapeva..
Adesso vorrei vedere la mia stanza.. e magari dopo fare un giro per la scuola per capire dove sono le aule.. e magari intanto mi spieghi come funzionano le cose qui.. La guardò negli occhi. Sapeva che in quel momento poteva leggere nel suo pensiero, ma non avrebbe trovato niente: Shoko era molto brava a nascondere agli altri ciò che pensava nel suo profondo Io. | | | |
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| Hikari; |
| | Immaginavo quano poteva essere frustrante convivere con un passato difficile,anzi potevo capirlo anche se ovviamente in modo diverso. Pochi sapevano la mia sotria e pochi dovevano rimanere,io non desideravo sbadierarla davanti a tutti per impetosire,intanto già non mi considerava nessuno. « Voglio solo dirti che anche se so leggere il pensiero non vuol dire che io infrangerò la tua privacy,certe volte non lo posso controllare. Mi dispiace » Inclinai leggermente il capo verso la ragazza,speravo avesse capito che se scoprivo qualcosa di una persona spesso non dipendeva da me. Shoko voleva sapere dov'era la sua camera. Bella domanda...
La mia memoria non era migliorata durante la pausa scolastica,non riuscivo a organizzare NULLA,non mi ricordavo NULLA e in pratica non facevo un granchè per aiutare Luka. La mia sbadataggine era uno dei tanti difetti che dovevo sopportare ogni giorno. Ma non era un problema,mi sentivo molto più buffa! « Vorresti vedere la tua camera? Oh ma o-ora non è il momento,sta traslocando ora la tipa della tua stanza! » Che scusa tremenda ! Ma credibile -insomma-
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| ´lawliet; |
| | - Shoko Ideki -
Non preoccuparti, non è facile leggere nei miei pensieri.. rispose Shoko a Miku, che le aveva appena "chiesto scusa in anticipo".
Il corridio intorno a loro si stava svuotando, tutti andavano in giardino o verso qualche stanza che Shoko non conosceva.
Lei era sempre lì con la ragazza appena conosciuta, vicino a una porta socchiusa da cui si sentivano delle voci.
Si chiedeva se anche la ragazza di fronte a lei aveva qualche problema, qualche cosa che potesse in qualche modo "legarle". Shoko non era mai stata legata a nessuno, e quelle poche volte era sempre finita male, e lei non se lo perdonava.
Miku sembrava agitata dalla richiesta di Shoko per vedere la sua stanza, dicendo che la sua compagna stava traslocando e quindi non era il momento.. ma non potevano stare lì a parlare immobili nell'atrio ancora per molto, anche se a Shoko un pò piaceva parlare con qualcuno dopo tanto tempo da sola.
La mia compagna.. la mia compagna di stanza.. ma..
Ma io preferisco stare da sola nella mia stanza, quindi questa ragazza se ne va, ma spero che nessun'altro verrà a dormire con me.. Potrebbero vedere la mia anima.. | | | |
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| Hikari; |
| | Per me non era mai stato difficile leggere i pensieri degli altri ma decisi di non provare con lei per dimostrarle che non era così impossibile. Non ero così invadente. Mi slegai un codino e sembravo proprio buffa,uno era all'insù. Ascoltai la sua richiesta di stare in camera da sola e non mi ricordavo proprio se nel regolamento era permesso. « Uhm. Facciamo così io dico alla preside Luka che in camera c'è qualcuno se proprio viene a controllare mi travesto e faccio finta di essere la tua compagna di stanza! Così ti posso venire a trovare! » Feci un mega sorriso a Shoko e po mi ricordai che avevo tralasciato una parte del discorso. Anima? stava parlando dell'anime in sesno spirituale? Nessuno in questa scuola poteva leggere le anime -almeno lo spero- mi ricordai della bambina che poteva vedere e comicare con loro,ma quelle dei morti. Non quelle dentro le persone. « Come fanno a leggere la tua anima? » Non ero molto credente,l'unica cosa che sapevo dell'anima era la solita definizione da manuale.
Non mi ero mai informata su questi piccoli aspetti. Ma se intendesse qualcos'altro?
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| ´lawliet; |
| | - Shoko Ideki -
Beh allora appena vai dalla preside, magari vengo anch'io così le spiego le mie ragioni.. o almeno solo per far vedere chi sono. Per un momento a Shoko parve di sorridere. Venirmi a trovare? Nessuno ha mai voluto avere simili contatti con me.. Tu mi sembri diversa..
Diversa.. diversa.. diversa.. diversa.. Questa parola rituonò nella testa di Shoko con la voce di una donna che la gridava..
Tu sei diversa.. va via da qui!
In quel momento Shoko rivide un momento della sua infanzia orribile. Guardava le sue mani, erano coperte di sangue, le portò sulla testa e si inginocchiò per terra sibilando sotto gli occhi di Miku.
Va via di qui... Ho paura..
Tutto cessò, e mentre Shoko continuava a tenere le mani in testa, avvertendo anche un certo dolore, il sangue era sparito, si rialzò con lo sguardo trafitto da un senso di terrore.
La mia.. anima.. Io non credo in Dio, e non lo farò mai, non credo di poterti dire più di questo.. la mia anima non è una cosa spirituale, è come se fosse la mia vita, racchiusa in un quaderno. | | | |
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| Hikari; |
| | Vidi la piccola Shoko cadere a terra,portarsi le mani alla testa e mi trovai un'altra volta spiazzata. Sentivo qualche frammento di pensiero ma cercai di scacciarli per non sentire. Volevo rispettare la sua mente. Mi chinai accanto a lei e la accarezzai. « Tranquilla. Io verrò da te anche ogni giorno se mi ricordo il numero della stanza in cui ti ritroverai » Feci una piccola pausa per cercare di sviare il discorso per non farla soffrire « Certo che sono diversa ma mi vedi? Sono blu! » e iniziai a ridere,mi sentivo anche un po' stupida perchè era una frase senza senso ma volevo farla sorridere,quel giorno ero vestita anche quasi completamente di blu. Come sempre. Anche se gli altri dicevano che non era un colore abbastanza normale non mi importava affatto. Io lo trovavo allegro! Con la mia solita goffaggine caddi non riesco neanche a stare chinata per più di cinque minuti ora! sbuffai e m rialzai. Un po' di persone si erano fermate a chiaccherare ai lati della stanza. Si stava svuotando l'atrio,probabilmente ..ahi matematica! Non avevo voglia di fare quella materia,troppo complessa. Salterò anche questa volta
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| ´lawliet; |
| | - Shoko Ideki -
Shoko fece un piccolo sorriso, un sorriso che non faceva da tanto tempo, così tanto che non riusciva a ricordare quando ne avesse fatto uno per l'ultima volta. Forse quando giocava con il suo amico Kei, lo stesso amico finito miserabilmente.
Grazie per il tuo aiuto.. se non ti avessi incontrata non so cosa avrei potuto combinare.. comunque andiamo adesso dalla preside, vorrei davvero un pò riposarmi in una stanza.. e magari memorizzare l'orario delle mie lezioni, ho sempre colmato il vuoto di amicizia con lo studio di livelli avanzati al mio.. Disse guardandosi le scarpe ma parlando con Miku che era vicino a lei.
Aveva forse trovato un'amica?
In quel momento Shoko sentì come una musica dentro di se, una musica che non sentiva da molto tempo.. | | | |
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| Hikari; |
| | Guardai verso le scale che portavano al piano di sopra dove c'era anche la preside Luka. Sentii un piccolo brivido,lei non voleva essere disturbata mentre cercava di decodificare tutte quelle scartoffie che teneva nella sua stanza e non era molto gentile in questo periodo -come sempre- « Non credo che tu potrai vederla,diciamo che è molto impegnata e suscettibile. » Cercai di evitare il suo sguardo,non volevo mi odiasse per questo. Per quanto riguardava l'orario,doveva essere simile a un'altra ragazza appena arrivata e che avevo messo NELLA CARTELLA! Poggiai il mio zainetto a forma di coniglietto azzurro e tirai fuori un foglietto tutto scarabocchiato,forse ci avevo fatto qualche disegnino inconsapevolmente. Perchènon leggevo mai mai mai i documenti che mi dava Luka? Le passai il l'orario,sperando non si accorgesse dei miei disegnini chibi ai margini « Questo è il tuo orario,comunque qua l'importante non è tanto lo studio ma il saper usare bene il proprio potere,FALLI FUORI TUTTI! » Dissi saltellando poi mi resi conto che avevo sparato un po' una cavolata ma alla fine chi ci pensava allo studio? « E troverai talemente atnte persone simili a te che non avrai problemi di amicizia.» aggiunsi sospirando
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| ´lawliet; |
| | - Shoko Ideki -
Shoko prese in mano il foglio dell'orario delle lezioni. Era stropicciato e c'erano dei disegni ai bordi.
Beh ok allora fa niente, l'importante che ci parli tu con la preside.. poi posso anche stare in camera con qualcun'altro non è un problema.. ma adesso che vai a parlare dalla preside cosa faccio? Credo che andrò in giardino.. Dicendolo di voltò per vedere il corridoio vuoto. Tutti i ragazzi erano andati in giardino. Non sarebbe stato troppo affollato?
Beh, non so se ci sono davvero persone come me.. non credo.. almeno finchè non lo vedrò con i miei occhi, anche se mi sembra una cosa strana essere accettata da qualcuno...
Miku era davvero buffa, era davvero tutta blu. Shoko sorrise guardando la luce blu davanti a lei. | | | |
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| 15 replies since 18/4/2010, 16:41 342 views |
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